Jumanji: the adventure

La caduta del culto

Miraj, ferito ma non sconfitto, si reca da Yarsha e dalle sue guardie per chiedere aiuto. Yarsha e’ un potente mago del culto e da tempo spera di poter soppiantare Miraj nel ruolo di braccio destro di Marlos Urnrayle.

Un drappello formato dai due maghi, 4 guardie e alcuni cultisti, cerca di sorprendere gli assalitori. Ma questi, aspettandosi un attacco, si sono rintanati nella stanza in cui Miraj tiene il proprio bottino. Sono pronti allo scontro: trappole proteggono l’ingresso e i 4 si dispongono con astuzia per prevenire qualunque attacco da parte dei nemici.

La battaglia si trasforma presto in un confuso corpo a corpo nei ristretti spazi della stanza. Orna protegge l’ingresso con coraggio mentre Sukas la copre bersagliando i nemici da lontano. Bonan e Myrkul sono inizialmente sorpresi da Miraj che, invisibile, compare alle loro spalle. Il suono dell’acciaio delle armi che si scontrano riempie l’aria. L’odore acre del sudore si mischia a quello del sangue e gli eroi devono impiegare tutte le loro energie per affrontare i nemici.

Quando il suono si placa e i respiri rallentano, gli eroi di Jumanji, ancora in piedi, si guardano intorno assaporando il gusto della vittoria. Sono stanchi, hanno terminato i loro incantesimi. Ma sono vivi e vincitori.

Passano alcuni secondi, e, pian piano, l’adrenalina svanisce riportando gli eroi alla calma. E’ Orna a rompere il silenzio: il culto non e’ ancora sconfitto, bisogna andare avanti.

Lungo l’intricato percorso che separa la compagnia dalle stanze di Marlos, il gruppo di eroi si imbatte in uno spettacolo agghiacciante. Una maga, di nome Erione, sta effettuando un antico rituale. Nella stanza ci sono alcuni cultisti e, incatenata a ceppi di legno, una gnoma dalla pelle grigia e la testa calva. Erione ha evocato un Black Pudding e la gnoma rappresenta il sacrificio offerto alla creatura. Ad un comando di Erione, il Pudding si dirige verso la gnoma e si accinge a consumarla.

E’ Bonan il primo ad intervenire: il barbaro, con un salto, si frappone tra la creatura e la sua preda mentre con un potente colpo libera la gnoma dalle catene. A quel punto, tutta la compagnia si lancia in battaglia.

Bonan e la gnoma arretrano cercando di non farsi prendere dal Pudding, mentre Sukas, Myrkul e Orna si lanciano sulla maga. La seguace del culto non ha scampo: sorpresa dall’attacco e soverchiata dalle abilita’ dei nemici, viene sconfitta e, con lei, il Black Pudding.

Con la morte di Erione, Miraj, Yarsha e Heldorm, il culto dei Black Earth ha perso i propri generali. Resta soltanto un ultimo pericolo: Marlos Urnrayle, capo del culto e temibile medusa.