Jumanji: the adventure

Black Earth Temple

Tornati al tempio dei Black Earth, la compagnia si rifugia di nuovo nella appartata stanza delle torture. Hanno bisogno di recuperare le forze. Dopo un riposo ristoratore si accingono a continuare l’esplorazione del tempio.

Il loro prossimo bersaglio e’ Broog-Norbs, un Ettin che vive nella parte piu’ remota della fortezza. La compagnia riesce a convincere la creatura che il culto del Black Earth gli ha rubato i suoi tesori, guadagnando cosi’ un alleato. L’Ettin viene quindi spinto ad attaccare il mago Miraj Vizann, braccio destro di Marlos Urnrayle e capo in seconda del culto.

Miraj e’ protetto da un enorme Stone Warrior il quale si scaglia sull’Ettin bersagliandolo con i suoi possenti pugni di pietra. Gli eroi, inizialmente nascosti, decidono quindi di unirsi alla battaglia attaccando in forze il mago ed il suo aiutante.

I colpi inferti dai 5 eroi sono micidiali, ma ancor piu’ temibile e’ la loro astuzia: quando Miraj si rende inattaccabile, nascondendosi dietro una parete magica creata dal terreno e dalla roccia, Ash sfrutta le sua capacita’ per teletrasportare se’ stesso e Sukas all’interno della barriera, esponendo il mago ai micidiali colpi del Sorlock.

La battaglia volge velocemente in favore della compagnia: lo Stone Warrior viene distrutto e Miraj, ormai ferito e sconfitto, opta per la fuga: utilizzando la sua capacita’ di diventare invisibile, scappa via dal combattimento e corre a chiamare rinforzi. Anche l’Ettin perisce nella battaglia.

Gli eroi possono cosi’ impossessarsi degli averi del mago e prendersi qualche minuto di riposo. Ma la calma dura poco: da nord, rumori di passi avvisano gli avventurieri che Miraj sta tornando per avere la sua vendetta. La scelta e’ chiara: affrontare il potente mago oppure tentare la fuga.