Continuano le avventure a Wildemount. In questa pagina sono riassunte le sessioni 76-80.
Sessione 76: Zadash
Il gruppo impiega una settimana per raggiungere Zadash. Lasciata la palude, i Vaniddazza’s percorrono senza sosta le 150 miglia necessarie a raggiungere la citta’ che una volta era la capitale del Dominio dei Julous. Per i membri del gruppo Zadash rappresenta una tappa importante del loro viaggio. Jan ha scoperto – dai libri che parlano della storia di sua madre – che Zadash e’ probabilmente la citta’ che gli ha dato i Natali. Anche Sing ha un legame personale con la citta’, anche se il bardo e’ restio a parlare del suo passato. Per Finnan e Gil-Galad, Zadash rappresenta un’occasione di ampliare la loro rete di distribuzione dei manufatti fabbricati a Rosohna. Il piano, concertato con Leylas Kryn, e finalizzato a creare un ponte culturale tra l’Impero e la Dinastia, potrebbe beneficiare del supporto da parte delle maestranze di Zadash.
Nefeli e’ la piu’ eccitata. La maga ha ricevuto un invito ad una festa che si terra’ in citta’, nel quartiere Trispire. Durante il periodo passato a Rexxentrum, la maga ha cercato disperatamente una persona che non vede da molti anni. Anche se, con il gruppo, e’ stata molto riservata, Nefeli ha utilizzato tutti i contatti che si e’ creata nella capitale per avere le informazioni che cercava. Poi, in forma anonima, ha ricevuto l’invito. Poche parole, scritte su un cartoncino austero, che alimentano le speranze che hanno motivato la maga della Dinastia nel corso dell’ultimo secolo.
Entrati in citta’ dalla porta ovest, i Vaniddazza’s si ritrovano immediatamente immersi nella brulicante vita della capitale della Marrow Valley. Le strade della citta’ sono affollate di persone intente in ogni possibile attivita’, Ci sono cantori, ballerini, artigiani e commercianti. Le mura esterne sono un baluardo inespugnabile e moderno. All’interno della citta’, altre mura piu’ antiche descrivono l’evoluzione della storia di Zadash. Le mura antiche sono state modificate in modo da trasformarle in archi che ricoprono le strade principali e offrono protezione ai cittadini dalla pioggia e dalle intemperie.
Tre edifici altissimi torreggiano sul panorama della citta’. I Vaniddazza’s scoprono che si tratta delle 3 torri che danno il nome al quartiere Trispire (il Triguglie), il quartiere piu’ “in” della citta’ in cui si terra’ la festa. Nel Tripsire vivono le persone piu’ potenti di Zadash. Il quartiere ospita inoltre una succursale della Soltrice Academy. Gli altri distretti principali della citta’ sono: gli Outerstead (Fuorivece), che si snodano intorno e oltre le mura esterne della citta’, gli Innerstead (Dentrovece), la zona piu’ antica della citta’ che ospita il ceto medio cittadino, il pentamarket, il cuore commerciale della citta’, ed il Signet Wall (Muro del Sigillo), il distretto militare di Zadash.
I Vaniddazza’s raggiungono le mura che circondano il Triguglie e scoprono che l’accesso al quartiere e’ vietato. Le mura sono protette da guardie cittadine. Solo gli aristocratici e le persone di spicco possono entrare nella zona vip della citta’ e il gruppo, dopo una settimana di viaggio, non ha il “look” adeguato ad entrare nel quartiere. Parlando con le guardie, pero’, i Vaniddazza’s scoprono che la festa e’ organizzata dalla baronessa Jenna Iresor, Arcimago dell’Industria, uno dei membri piu’ giovani della Cerberus Assembly e donna nota per il suo stile di vita stravagante.
Il gruppo passa il resto della giornata al pentamarked dove il bottino di Golos finanzia l’acquisto di rifornimenti e di abiti da festa.
Alla sera i Vaniddazza’s vanno a dormire al Leaky Tap, una locanda situata nei Fuorivece. La locanda viene nominata nei libri di Sunbeam. Jan spera di trovare informazioni che lo riguardano. Mentre gli altri si preparano per la notte, Jan si reca al bancone del bar. La giovane umana che gestisce la locanda si chiama Rose Sheed. Dietro al bancone c’e’ anche un mezz’orco di nome Grog ed una mezz’elfa di nome Stella.
Jan si rivolge a Grog. Allungando una moneta d’oro sul bancone gli dice “Ciao amico, avrei bisogno di qualche informazione”. Il mezz’orco allunga la mano per prendere la moneta ma viene battuto sul tempo da Stella che, allungandosi sul bancone afferra la mancia e poi, rivolgendosi a Jan: “Ehi bel forestiero, cosa posso fare per te?”
Jan come al solito e’ impacciato. Non e’ bravo a parlare con le persone, ma ha bisogno di informazioni. Spiega che sta cercando una persona. Un’amica di un amico. Stella gli propone di parlarne in un luogo piu’ appartato e lo conduce in una dispensa collegata alla sala da pranzo. L’ambiente e’ pieno di casse e sacchi e la massiccia porta di legno smorza i suoni chiassosi prodotti dagli avventori della taverna.
“Allora, chi e’ questa persona che stai cercando?”
Jan spiega che si tratta di una levatrice che operava alla taverna diversi anni prima. Stella gli dice di aspettare, si affaccia alla porta e chiama Grog e Rose. Jan e’ preoccupato: l’atteggiamento di Stella e’ cambiato. Rose, Stella e Grog gli si rivolgono in maniera minacciosa: “cosa vuoi dalla levatrice? Cosa cerchi?”. Jan finge di avere un amico in comune con la donna ma il suo inganno fallisce e la situazione diventa pericolosa. Grog e’ pronto ad aggredirlo a mani nude e Stella estrae un lungo pugnale a doppia lama. Jan deve scappare da una situazione di pericolo: afferra il suo medaglione e ripete l’incantesimo che ha imparato dalla madre.
“Xalicas ivae aegis tel’quiet”
Il medaglione illumina la stanza, Jan si prepara a scappare mentre i tre assalitori si coprono gli occhi.
“Aspetta!”. E’ Rose a parlare. “Xalicas? Sei un devoto dell’angelo bendato?”. La donna fa fatica a tenere aperti gli occhi, ancora accecata dalla luce del medaglione. Il suo atteggiamento e’ cambiato, ora e’ meno minaccioso.
“Ho bisogno di parlare con lei, di chiederle…, di sapere…”
Jan cerca di spiegarsi ma le parole gli mancano. Rose allora gli dice di seguirla e lo conduce in una stanza che si trova alle spalle della cucina. All’interno, un’anziana signora e’ seduta sul divano e legge un libro.
“Mamma, questo signore vorrebbe conoscerti. E’ benedetto dall’angelo bendato e credo che abbia delle domande per te”. La donna alza gli occhi, guarda Jan, poi sorride. “Ho tanto sperato di poterti rivedere, un giorno. La luce di Xalicas ti avvolge come un manto. Tu sei il figlio di Alba, giusto? Io sono Claudia e ho aiutato tua madre a mettere al mondo te e tua sorella”.
Jan e Claudia parlano per diverso tempo. Jan spiega di non aver mai conosciuto la madre e la sorella. Claudia gli racconta di come la madre abbia cercato di mettere al sicuro i suoi figli dalla setta che le dava la caccia. Jan finalmente ha la possibilita’ di conoscere tutta la storia che riguarda la madre. Claudia possiede infatti l’ultimo volume del libro “Sunbeam, a love story“, in cui si raccontano le avventure di Alba Bethelas e del suo compagno Jandar Duskblossom.
Nel frattempo, in una stanza del Leaky Tap, Sing e Nefeli stanno discutendo animatamente. “Tranquillo, sapro’ controllarmi,” dice Nefeli. “No, non e’ vero. L’odio che provi per lei ti acceca e ho paura che tu faccia qualcosa di molto stupido”. La festa, che si terra’ l’indomani, potrebbe rappresentare una svolta nella vita di Nefeli. Ma se la maga non riesce a tenere a freno le proprie emozioni l’intero gruppo potrebbe pagarne le conseguenze.
Sessione 77: il party della baronessa
I Vaniddazza’s spendono il giorno successivo a prepararsi per la festa. Il pentamarket e’ il posto ideale per trovare vestiti eleganti. Gil-Galad approfitta per procurarsi essenze profumate, per nascondere l’odore pungente che lo accompagna da quando ha sigillato il suo legame con Mary. Nel tardo pomeriggio, vestiti a festa, i cinque amici si recano al Triguglie. Nefeli mostra l’invito alle guardie che sorvegliano l’ingresso del distretto e queste lasciano passare il gruppo.
La festa si tiene in una delle 3 torri che danno il nome al quartiere: la Zauberspire. Questa enorme costruzione, slanciata e magnifica, sovrasta le Sale dell’Erudizione, il campus della Soltrice Academy. Quando si avvicinano alle mura della torre, la porta si materializza all’improvviso e si schiude dinanzi a loro. Una illusione con le fattezze di un maggiordomo si affaccia dalla porta ed invita gli ospiti ad entrare nell’anticamera alle sue spalle. I Vaniddazza’s entrano nella torre e, appena la porta si richiude alle loro spalle, percepiscono il pavimento muoversi e salire verso l’alto.
Dopo alcuni secondi il magico ascensore si ferma ed il gruppo si ritrova davanti ad un’altra illusione che, con un inchino, chiede loro: “Chi devo annunciare, di grazia?”. Alle sue spalle, un grosso portone si apre su un salone agghindato a festa. In fondo alla sala si vedono alcuni strumenti che suonano senza musicisti. La sala e’ gremita di ospiti.
“Noi siamo i Vaniddazza’s”. Il maggiordomo ripete il loro nome, annunciandoli agli altri ospiti, e li invita ad entrare. Il portone di ingresso al salone e’ in realta’ un portale magico e i Vaniddazza’s si ritrovano in una stanza ricavata all’interno di una sacca interdimensionale. Dalle finestre del salone si puo’ ammirare un’infinita distesa di spazio vuoto. Aloni di magia purpurea illuminano il panorama mentre, all’interno del salone, bevande e dolcetti sono serviti su vassoi volanti.
Appena entrati nel salone, Xercenty gli si avvicina e da loro il benvenuto. Il drago dorato ha, evidentemente, amicizie importanti all’interno dell’Impero. In sua compagnia ci sono due vecchie conoscenze dei Vaniddazza’s: Barbena Forteincudine, di Grimgolir, ed il monaco del Cobalt Soul, Jayla. A completare il gruppo c’e’ una donna dai capelli viola. Xercenty la presenta ai Vaniddazza’s: “lei e’ Zundae, una mia cara amica”.
Nefeli sente forte la fitta alla testa prodotta dal suo amuleto. L’oggetto magico le permette di individuare la presenza di draghi e la drow capisce immediatamente che Zundae e’, in realta’ una delle sorelle di Xercenty. Zundae ha occhi di ametista e indossa un vestito composto da infiniti filamenti di un materiale che ha la consistenza di una gemma. Mentre Zundae parla, il suo vestito sembra muoversi sul suo corpo come se fosse animato da una qualche forma di magia.
“E’ davvero un piacere conoscervi”. Zundae si rivolge a Nefeli e la guarda con occhi che sembrano leggerle nell’anima. “Cosi’ questi sono i Vaniddazza’s. Xercy dice che siete persone molto interessanti. Mi chiedo se siate degni della vostra fama”.
Nella parte opposta della sala i Vaniddazza’s riconoscono Trent Ikithon che sta chiacchierando con l’ex Starosta di Grimgolir, Ichabod Ashelon. Insieme a loro c’e’ anche Rurik Senzapelo, altra vecchia conoscenza dei Vaniddazza’s. Insieme ai tre ci sono anche un halfling ed una donna. Xercenty spiega che l’halfling e’ il dottor Waldorf Perifeather, di Port Damali, una persona di grande influenza. La donna e’ invece la Starosta di Trostenwald, Fryda Langer.
Xercenty indica ai Vaniddazza’s anche un altro gruppetto di persone che chiacchiera con lo Starosta di Zadash, Wyatt Fedar. Lo Starosta e’ un halfling dal viso schietto e sorridente. In sua compagnia ci sono Chessia Wakiam, una famosissima cantante di Port Damali, Loman Turray, l’alto curatore della biblioteca del Cobalt Soul a Zadash, Orentha Strettadipietra, maestro della legge di Zadash, Dolan Thyme, giudice supremo di Zadash, e Lydia Truscan che, spiega Xercenty, e’ un avvocato che si batte per difendere i diritti dei piu’ deboli ed indifesi cittadini di Zadash.
Infine i Vaniddazza’s riconoscono Pumat Soul, un simpatico e talentuoso artigiano conosciuto nel pentamarket. Pumat Soul e’ uno dei pochi artigiani in grado di infondere magia nelle sue creazioni. Pumat Soul sta parlando con un anziano elfo. Xercenty spiega che si tratta di Ludinus Da’leth, arcimago delle protezioni domestiche, il piu’ anziano tra i membri della Cerberus Assembly.
Mentre Nefeli chiacchiera con Zundae e Jan si abbuffa dei dolcetti trasportati dai vassoi magici, la baronessa Jenna Iresor fa il suo ingresso nella sala. Jenna e’ una giovane donna con gli occhi viola ed un contagioso sorriso che ispira allegria e spensieratezza.
“Benvenuti miei cari amici. Sono felice di vedervi tutti qui e spero che la mia ospitalita’ e la mia magnifica dimora vi doni la gioia ed il piacere che meritate. Oggi ho per voi una grande sorpresa. La meravigliosa Chessia Wakiam ci ha raggiunti dal lontano Port Damali e ci regalera’ un saggio dei suoi impareggiabili talenti”.
I presenti applaudono mentre Chessia raggiunge il centro del salone ed inizia a cantare. La sua voce e’ soave. Raggiunge le corde piu’ nascoste dell’animo umano. Sing percepisce la presenza di magia nell’arte dell’elfa e scuda i suoi compagni dagli effetti della canzone.
Mentre Chessia canta, Zundae sussurra all’orecchio di Nefeli. “C’e’ una persona che dovresti conoscere. Seguimi”. Zundae conduce Nefeli in una stanza laterale e chiude la porta che separa il locale dal salone della festa. “Dimmi cara, per cosa combattete tu ed i tuoi amici? E quanto sareste disposti a sacrificare per riuscire nella vostra impresa?”.
Nefeli e’ spaventata. Probabilmente il canto di Chessia sarebbe dovuto servire a renderla piu’ sincera e a placare le sue emozioni. Ma, grazie alla protezione di Sing, il cuore di Nefeli e’ ancora un turbinio di speranze, paure, sentimenti. Nefeli decide di essere sincera. Racconta a Zundae cio’ che il drago gia’ sa. Parla della barriera. Parla della possibile guerra tra l’Impero e la Dinastia. Parla dei piani di cui i Vaniddazza’s sono venuti a conoscenza: l’intenzione da parte di alcune fazioni di distruggere la barriera di Exandria per poi distruggere gli Dei.
“Cosa faresti per proteggere il nostro mondo? Cosa saresti disposta a sacrificare? Magari l’affetto dei tuoi amici? Magari anche l’affetto della tua famiglia?”
Zundae guida il discorso verso una destinazione che Nefeli non e’ sicura di voler conoscere. “Se io ti dicessi che per raggiungere il tuo obiettivo dovresti far soffrire le persone a cui tieni di piu’ al mondo, accetteresti? Saresti in grado di rinunciare a loro?”.
Nefeli non sa cosa rispondere. Poi, alle sue spalle una voce dice in un sussurro:
“Non volevo che soffrissi”.
Nefeli si volta e Jenna Iresor e’ li’ con loro. Le lacrime le rigano le guance. “Non volevo farti del male. Ma era l’unico modo per arrivare fin qui'”.
Nefeli capisce. Finalmente. La persona che odia di piu’ al mondo. La persona che ha amato di piu’ al mondo. La sua piu’ cara amica. La ragazza drow dagli occhi viola con cui giocava da bambina. Con cui ha studiato le prime magie della dunamanzia. Con cui ha imparato ad entrare di nascosto nella biblioteca del Marble Tomes Conservatory per accedere ai segreti piu’ nascosti del suo popolo. La ragazza che ha rubato quei segreti per consegnarli all’Impero. Sua sorella nel Den Beltrami e’, oggi, la baronessa Jenna Iresor. Ed e’ un drago.
“Non c’era altro modo”. E’ Zundae a parlare. “Per impedire questa folle guerra avevamo bisogno di infiltrare qualcuno nell’Impero. E l’unico modo per convincerli era dare una prova di fedelta’. Tua sorella… mia sorella, ha fatto cio’ che era giusto e si e’ sacrificata per tutti noi. Ora e’ uno dei cittadini piu’ potenti dell’Impero. Puo’ consigliare il re. Puo’ aiutarci a preservare il nostro mondo”.
Jenna guarda Nefeli. Il suo sguardo tradisce le sue emozioni. Gli occhi sono pieni di lacrime. Nefeli esplode.
“E’ colpa tua! Tutto cio’ che ho fatto in questi anni! L’odio per l’Impero, l’odio per l’immobilita’ di Essek, l’odio per la mia ingenuita’! Tutto per colpa tua”. Nefeli sta piangendo. Mille volte aveva immaginato di incontrare di nuovo la sorella. Di gridarle in faccia il suo odio. Di farle del male come la sorella ne aveva fatto a lei. Ma in quel momento l’odio e’ meno reale del dolore che le stringe il cuore in una morsa che alimenta le sue lacrime.
Nel frattempo, nel salone, Chessia sta cantando e Finnan si sta guardando intorno. Al barbaro la presenza di tanti maghi da molto fastidio. Finnan si accorge che Ikithon si teletrasporta via dalla festa. Pochi secondi dopo un gruppetto di tre uomini si muove sospetto. Si dispongono in un angolo della sala, in prossimita’ del portone di ingresso. Poi uno di loro urla: “L’Impero cadra’ per mano della civilta’ Drow”. Lo spazio si squarcia ed una gigante si materializza al centro del salone. Il corpo rivestito di armatura d’acciaio e due enormi scudi infuocati attaccati alle braccia. La creatura urla e si prepara a schiacciare gli invitati.
Le urla degli invitati allertano Zundae e Jenna che immediatamente corrono verso il salone, seguite da Nefeli. Gil-Galad capisce che l’attacco e’ finalizzato a ferire l’orgoglio imperiale uccidendo le cariche politiche di spicco. Il paladino estrae la sua scopa volante e si lancia verso il centro del salone. Spinto dall’adrenalina afferra al volo Chessia Wakiam e lo Starosta Fedar e li trascina lontani dal pericolo e dagli scudi del gigante. Finnan segue l’esempio del compagno e, trasformatosi nell’avatar del mattino, corre verso i funzionari di Zadash. Il gigante, Piroth, ha alzato uno dei due scudi e sta per colpire Orentha Strettadipietra, ma Finnan si frappone coprendo la donna col suo corpo. Il barbaro prende un colpo da Piroth ma riesce a mettere al sicuro Orentha e gli altri invitati che sono con lei.
Jayla si lancia immediatamente nella battaglia. Il monaco inizia a colpire il gigante con i suoi pugni ma i colpi sembrano incapaci di scalfire la corazza di metallo. Nel frattempo gli assalitori hanno abbandonato i loro travestimenti. Alla festa ci sono almeno 8 drow che si preparano a dare battaglia. Tra questi, Jan riconosce Acnom e Tahgos, due drow di Dumaran con cui i Vaniddazza’s si sono scontrati al Tramaglio di Rexxentrum.
Tahgos casta una magia che lo rende invisibile. Acnom mugugna una formula magica ed il salone viene infestato da uno sciame di insetti velenosi che si avventano sugli invitati. Uno dei drow evoca la benedizione di Lolth. Intorno al suo corpo si forma una aurea nera che divora lo spazio. Il chierico drow si lancia verso la folla di invitati con occhi crudeli.
Jan reagisce utilizzando il suo medaglione. Il giovane umano trasporta se’ stesso nel piano etereo e porta con se’ Ludinus Da’leth, Pumat Sol e diversi altri invitati. Nella dimensione eterea gli invitati sono al sicuro dagli attacchi degli assalitori, ma fanno fatica a muoversi in un mondo che non segue le stesse leggi del piano materiale. L’unico che dimostra di essere a suo agio e’ Ludinus Da’leth. L’arcimago si guarda intorno. Ha un atteggiemento rilassato e si prepara a fare la propria mossa.
Zundae ha raggiunto il salone. Guarda il gigante di metallo. “Ora ci divertiamo,” dice sorridendo. Alle sue spalle Nefeli sta recitando un incantesimo. Dal pavimento sotto il gigante, le ombre prendono forma ed imbrigliano la creatura. Poi Nefeli completa il suo incantesimo e Piroth scompare, trasportato dalla magia di Nefeli in una prigione interdimensionale.
“Pero’,” Zundae commenta sorridendo. “Ora tocca a me”. La donna distende le mani e dai polsini del suo vestito magico partono scaglie di gemma che investono un gruppo di cinque drow, tra cui il chierico. Gli uomini cadono a terra.
Il portone che permette di uscire dal salone si trova sulla parete sud della stanza. Il gruppo di drow colpiti da Zundae si e’ posizionato nella zona sud-est della sala. In maniera strategica la loro posizione impediva agli invitati di lasciare la festa. Sing capisce che Zundae sta cercando di liberare la strada verso il portone e si unisce alla battaglia. Il bardo si concentra attivando la candela nel suo petto. La nebbia che procude raggiunge il gruppo di drow colpiti da Zundae e ne annebbia le menti, permettendo a diversi invitati di raggiungere la porta. Un altro gruppetto di drow, posizionati nella parte sud-est del salone, attacca gli invitati in fuga. Uno degli assalitori inizia a castare un incantesimo. Sing reagisce attivando la spell bottle e catturando l’incantesimo di cone of cold. Il gruppetto di invitati riesce a scappare ma la sala e’ ancora piena.
Uno degli assalitori sta rianimando un suo compagno. “Mio principe, torna cosciente”. L’incantesimo funziona ed il drow, precedentemente colpito dalla magia di Sing, si rialza in piedi. “Io sono Dilan, il principe consorte. E oggi l’impero conoscera’ la mia furia”. Il drow si prepara a liberare il potere della sua magia. Nefeli ne intuisce le intenzioni e casta un counterspell che salva lo Starosta da morte certa.
Xercenty ha usato la sua magia per rallentare le azioni dei drow assalitori mentre Zundae ha teletrasportato via gli ultimi invitati rimasti. L’attentato e’ fallito: le alte cariche di Zadash sono al sicuro. Dilan e’ infuriato ed e’ pronto a scatenare tutta la sua ira. Poi il tempo si ferma: Ludinus Da’leth e’ pronto a fare la sua mossa.
Sessione 78: accordo tra gentiluomini
Tutto succede in una frazione di secondo. I Vaniddazza’s vedono Da’leth materializzare un raggio di energia che trapassa i corpi di Dilan e di altri due assalitori. Poi l’arcimago si volta a guardare Acnom urlandogli parole senza suono. Poi il suo corpo cambia posizione, guarda Dilan, poi il chierico, poi un altro drow. Poi il tempo riprende a scorrere normale. Cinque assalitori cadono a terra morti. Dilan crolla sulle ginocchia. Ha sangue che fuoriesce dalle orecchie. Acnom affanna mentre cerca di riprendersi dal tremendo attacco dell’arcimago. Xercenty si avvicina a Dilan e gli appoggia una mano sul petto. La pelle della mano si ricopre di scaglie d’oro incandescenti. Dilan urla per il dolore.
Finnan si lancia su Acnom e lo bersaglia con il martello. Il drow si trasforma in un enorme ragno. Jayla segue l’esempio di Finnan ed inizia anche lei a bersagliare Acnom che, pochi secondi dopo, torna in forma drow, ormai stremato. Nefeli infierisce scagliandogli contro dardi infuocati.
Sing e Xercenty si concentrano invece su Dilan. Sing usa i suoi eldritch blast mentre Xercenty continua a bruciare il petto del principe. Dilan reagisce. Mentre urla per il dolore materializza un piccolo seme di energia. Nefeli ne riconosce la natura. La maga lancia un controincantesimo che impedisce a Dilan di scagliare la sua palla di fuoco sui presenti.
Jenna guarda Acnom. Si porta le mani alla bocca e soffia. Il vento gelido colpisce il drow congelandolo all’istante. Come crepe su una statua di ghiaccio, la magia di Jenna frantuma il corpo di Acnom in mille pezzi.
Ludinus si sta avvicinando a Dilan. Jenna ne capisce le intenzioni. “No,” gli urla, ma e’ troppo tardi. Ludinus risponde: “Sono affari di stato, mia cara”. Tocca Dilan e i due scompaiono dal salone di Jenna.
Nella sala della festa sono rimasti soltanto i Vaniddazza’s, i tre draghi e Jayla. Nefeli e’ concentrata per tenere intrappolato Piroth. Zundae la guarda: “okay, lascia tornare il bestione. Ci penso io.” Il suo corpo inizia a trasformarsi. Zundae assume la forma di un gigantesco, magnifico, drago di ametista. “Devi sempre esagerare,” le dice di rimando Jenna. Poi rivolgendosi a Nefeli. “Okay, sorella, lascialo tornare”. L’arcimaga crea una sfera di forza in cui racchiude il gigante. Poi con un cenno delle mani la sfera sparisce portando con se’ l’ultimo degli assalitori.
“Cosi’ non e’ divertente,” dice Zundae mentre torna umana. “Ok, io vado dagli ospiti, venite con me voi, lasciamole chiacchierare un po’ da sole”. Nefeli e Jenna restano da sole mentre gli altri raggiungono gli invitati, ormai in salvo, in un’altra stanza della torre.
La festa continua. Quando raggiungono la nuova sala i Vaniddazza’s vengono accolti da eroi. Lo Starosta, Wyatt Fedar, si affretta a ringraziare i suoi salvatori. Chessia si china per baciare Gil-Galad sulla guancia. “Le devo la vita,” gli dice, “saro’ per sempre in debito con lei”. L’elfa profuma di fiori di giardino e di frutta estiva. I suoi modi sono la manifestazione materiale del concetto stesso di “fascino”. Le sue parole sono una musica adulatrice e seducente. Gil-Galad e’ contento di aver acquistato il profumo ed accetta di buon grado le lusinghe della splendida cantante.
Waldorf Perifeather si avvicina ai Vaniddazza’s. L’halfling e’ cortese nelle parole ma ostenta un atteggiamento superbo e superiore. Gil-Galad usa la sua retorica per prendersi gioco del medico evitando di essere esplicito. Chessia si accorge del suo scherzo e gli sorride divertita. Poi gli porge la mano. “Che ne dice se andiamo a cercare qualcosa da bere?”. I due si allontanano dagli altri, mano nella mano.
Sing nota un movimento sospetto. L’ex Starosta di Grimgolir, Ichabod Ashelon, sta lasciando la festa. Lo seguono, senza farsi notare, due persone. Una e’ un Tiefling dai capelli rossi e le corna blu. L’altro e’ un Ashari dell’acqua dalla pelle blu. Sing fa cenno a Finnan e Jan ed i tre decidono di seguire l’Ashari ed il Tiefling fuori dalla sala.
Usciti dalla torre, Finnan, Gil-Galad e Jan fanno fatica a ritrovare Ashelon ed i suoi inseguitori. I prati del campus sono bui e gli alberi fitti nascondono alla vista i tanti sentieri che abbelliscono le Sale dell’Erudizione. Grazie alle abilita’ di Finnan, pero’, i tre riescono velocemente a ritrovare i loro bersagli. Ashelon sta camminando, ignaro, lungo uno dei viali del campus. Il Tiefling e l’Ashari stanno lasciando il viale infilandosi tra gli alberi accerchiando l’ex-starosta su due lati. Mentre Jan continua a seguire Ashelon, Finnan segue l’halfling e Sing segue l’Ashari. Ashelon si ferma all’improvviso. Jan vede una dozzina di figure scure sbucare dagli alberi. “Chi siete? Lasciatemi passare”. Ashelon ha la voce incrinata dalla paura. “Sono una persona di spicco dell’Impero Dwendaliano. Lasciatemi passare o passerete dei guai”.
Finnan si e’ girato a guardare Ashelon per un istante e ha perso il contatto visivo con il Tiefling. Sing invece vede ancora l’ashari che, uscendo allo scoperto, inizia a parlare.
“E’ veramente un piacere poterla incontrare faccia a faccia, mio caro Ashelon”. Lo starosta e’ sempre piu’ spaventato. Chiede chi sia l’uomo che gli sta parlando. L’ashari sorride. “Mi hai fatto un grave torto. Hai imbrogliato me e messo in cattiva luce i miei affari. Non pensavi mica di poterla passare liscia”.
Finnan cerca di scovare il Tiefling tra gli alberi. Con la coda dell’occhio vede il riflesso di una lama alle sue spalle. Cerca di reagire ma il tiefling e’ piu’ veloce di lui. Ora ha una lama alla gola.
Jenna e Nefeli stanno ancora parlando. La tensione tra le due donne e’ palpabile. Jenna spiega a Nefeli il piano. Molti anni addietro Zundae aveva previsto la situazione che si sarebbe venuta a creare. Insieme a sua sorella Kerin, amica di Leylas Kryn, organizzarono un piano per infiltrare qualcuno di fiducia nelle gerarchie dell’Impero. Leylas accetto’ di far parte del piano. Anche Essek sapeva.
Jenna spiega che la guerra e’ stata gia’ evitata in diverse occasioni. Ma adesso, il conflitto sembra inevitabile, soprattutto a causa degli intrighi messi in atto da Ikithon. Jenna racconta a Nefeli che, forse, c’e’ una persona che potrebbe aiutare la causa. Una persona che dispone di molte informazioni. Una persona che lei, Jenna, non puo’ contattare, a causa della sua posizione, ma che forse sarebbe disponibile a fidarsi di Nefeli e dei suoi amici. Jenna vorrebbe contattare il Gentleman.
Finnan sta valutando la situazione. In svantaggio numerico contro nemici capaci. Poi la voce dell’ashari lo rassicura.
“A quanto pare abbiamo degli ospiti. I famosi Vaniddazza’s. Guelech, lascia andare l’halfling, sono sicuro che possiamo fidarci. Dopotutto anche loro hanno conti in sospeso col signor Ashelon”. Finnan e’ libero e raggiunge il vialetto mostrandosi all’ashari. Chiede all’uomo di presentarsi. L’ashari risponde.
“Miei cari amici, io sono il Gentleman e sono davvero contento di fare la vostra conoscenza”.
La pelle del Gentleman e’ ricoperta di una leggera patina d’acqua. I suoi modi sono affabili. “Ho una proposta per voi,” dice. “Io portero’ con me il signor Ashelon. Come a voi, lui ha fatto torto anche a me e credo che sia arrivato il momento di farglielo scontare”.
Sing e’ ancora nascosto tra gli alberi. Usando la magia invia un messaggio telepatico al Gentleman. “Non e’ giusto che quest’uomo venga ucciso in questo modo”. Alle sue spalle la voce del Gentleman gli risponde. Sing capisce che la figura che aveva seguito era in realta’ una illusione. Il vero Gentleman e’ alle sue spalle e gli sta sorridendo.
“Oh ma, mio caro amico, io non ho nessuna intenzione di uccidere Ashelon. Vedi, io sono molto bravo a far fruttare le informazioni e quest’uomo di informazioni ne conosce parecchie.”
Il Gentleman, quello vero, torna a dirigersi verso l’ex-starosta. “Vedete, cio’ che vi propongo e’ un accordo tra gentiluomini. Voi lasciate che io ospiti Ashelon nel mio rifugio e, in cambio, tra qualche giorno, potremmo incontrarci di nuovo e io potrei condividere con voi le informazioni ottenute dal mio… ospite. Poi potrei lasciarlo libero, magari mettendo in giro qualche notizia sul suo conto. Di quelle notizie che in genere non piacciono ai suoi amici potenti”.
Finnan e Sing sono pronti ad accettare la proposta del Gentleman. Ashelon ha dimostrato di essere una persona senza scrupoli. Di certo non e’ degna del rischio che comporterebbe scontrarsi con un uomo come il Gentleman. Jan e’ meno convinto ma Finnan riesce a rassicurarlo sul valore morale di quella decisione. I tre tornano alla torre mentre il Gentleman ed i suoi uomini scompaiono tra gli alberi portando con se’ l’ex-starosta.
Alla festa Gil-Galad e Chessia stanno ancora chiacchierando. “Allora, mi ci porti, Gil?”. Chessia ha le mani giunte come in preghiera ed un sorriso carico di attesa. “Non lo so Chess, e’ un ambiente particolare. Non preferiresti un posto piu’ di classe? Magari un museo”. “Ti prego, ti prego, ti prego! Non ci sono mai stata. E poi con te sarei al sicuro”. “Okai”, risponde Gil-Galad. Kessia esultante lo abbraccia e lo bacia di nuovo sulla guancia. “Si! Evviva, domani si va alle terme! Devo capire come vestirmi. Qual e’ la moda da queste parti? Costume intero? Bikini? Oh, sono cosi’ eccitata, vedrai ci divertiremo un sacco!”.
Finnan, Jan e Sing sono tornati nella sala e raggiungono il gruppetto formato da Zundae, Xercenty, Jenna e Nefeli. “Ecco gli altri eroi,” dice Zundae. “Magari potreste accompagnarmi in una delle mie avventure”. “Attenti,” interviene Jenna. “In genere le sue avventure sono piuttosto pericolose”. “A me non dispiacerebbe”. E’ Finnan a rispondere. “Un po’ di azione e’ proprio quello che ci serve!”
Sessione 79:
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Sessione 80:
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